Studio EUROPA: il Perindopril migliora in modo significativo l’outcome dei pazienti con malattia coronarica e senza insufficienza cardiaca


Studi clinici hanno dimostrato l’efficacia degli Ace inibitori nel ridurre la percentuale di eventi cardiovascolari tra i pazienti con disfunzione ventricolare sinistra e ad alto rischio di tali eventi.

Lo studio EUROPA ( The European Trial On Reduction of Cardiac Events with Perindopril in Stable Coronary Artery Disease ) ha valutato l’Ace inibitore, Perindopril ( Coversyl ) in una popolazione a basso rischio con malattia coronarica stabile e nessun apparente scompenso cardiaco.

Nel periodo 1997-2000 sono stati arruolati 13.655 pazienti con precedente infarto miocardico ( 64% ), coronaropatia all’angiografia ( 61% ) , rivascolarizzazione coronarica ( 55% ) o con test allo stress positivo.

Nel periodo di run-in , della durata di 4 settimane, tutti i pazienti sono stati trattati con Perindopril.

Successivamente 12.218 pazienti di età media 60 anni, sono stati assegnati in modo random a Perindopril 8 mg/die ( n=6.110 ) o a placebo ( n=6.108 ).

Il periodo di follow-up medio è stato di 4,2 anni.

L’end point primario era rappresentato da: morte cardiovascolare , infarto miocardico o arresto cardiaco.

I pazienti trattati con Perindopril hanno presentato una riduzione del rischio relativo del 20% nell’end point primario.

Secondo gli Autori il Perindopril può migliorare l’outcome ( prognosi ) dei pazienti con malattia coronarica stabile senza apparente insufficienza cardiaca. ( Xagena2003 )

The EUROPA Investigators, Lancet 2003; 362:782-788


Cardio2003 Farma2003


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